Oggi potando un albero di limoni abbiamo trovato fra i rami questo nido abbandonato. Un nido fatto di fili d’erba e paglia, ma anche di fili elettrici, fili di plastica da imballaggio e pezzi di buste di plastica. Sicuramente non siamo i primi a cui capita, ma forse siamo fra i primi, almeno nella nostra zona, che decidono di non stare zitti e non rassegnarsi all’ idea che “tanto ormai è così”, e non ci possiamo fare niente.
Le campagne coltivate si sono trasformate negli anni in vere e proprie discariche, dove coltivatori ignoranti si sono affidati a sedicenti “esperti” spregiudicati e a commercianti che miravano solo a vendere un litro di insetticida in più oppure a far fuori le scorte di magazzino. Nelle “fasce” si trovano bidoni (talvolta anche mezzi pieni) di veleni di ogni genere, vecchie buste di pesticidi, sacchi di plastica del terriccio (il più “gettonato” nella nostra zona è prodotto da una nota ditta della provincia di Cremona), “plateaux” di plastica rotti. Poi gli uccelli prendono una parte di questi rifiuti e la usano per farsi il nido. Oppure se la mangiano proprio. E noi mangiamo gli uccelli, oppure le loro uova, con annessa plastica. Buon appetito, alla faccia del cibo genuino e della filiera corta.
Non costa niente tenere in campagna un bidone per l’immondizia e una volta tanto portarlo via. Potete usare anche uno di quei sacchi del terriccio, che sono molto robusti. Ma serve accendere un attimo il cervello, e purtroppo molti nelle campagne il cervello se lo sono spento da tanti anni, e in tutta Italia, non solo da noi.
Dobbiamo avere il coraggio di dirlo. E poi dobbiamo anche avere il coraggio dell’ esempio e della coerenza, che è quello che ci darà il rispetto delle persone. Ricordatevi che la natura non fa sparire niente, e tutto quello che buttate via ve lo rimangerete e ve lo riberrete.
Potrete fare tutti i vaccini del mondo e avere tutti i certificati del mondo, ma berrete pesticidi e mangerete plastica. E dovunque viaggerete, dovunque andrete nel mondo berrete pesticidi e mangerete plastica. Potrete essere bianchi, neri, gialli, a strisce o a pois. Potete essere cristiani, buddisti, musulmani, induisti, atei o testimoni di geova: questo è quello che vi tocca. E non vi salverete nemmeno andando ad abitare al polo Sud. E vogliamo dire qualcosa anche ai ragazzi di “Friday For Future”, che dicono sempre che “non c’è più tempo”. Venite, ragazzi, venite da noi. Stiamo facendo qualcosa qui, oggi, subito. Alcuni di noi lo stanno facendo da anni, da prima della nascita di Greta, e pure da prima della nascita di molti di voi. Venite a dare l’esempio.
Venite qui a Grimaldi: vi daremo una vanga, un paio di guanti e tutto l’aiuto che potremo darvi. C’è da lavorare per tutte le persone di buona volontà, per tutti quelli che non si vogliono arrendere ad un futuro di paura.
Intanto conosciamoci sabato prossimo, 31 Luglio, all’ iniziativa che abbiamo organizzato per iniziare la pulizia di Grimaldi dai rifiuti abbandonati dai migranti. Fateci vedere che non siete solo chiacchiere.
Naturalmente l’invito è rivolto a tutti. Presso la nostra sede sociale raccoglieremo, da domani a sabato, anche forconi e rastrelli da chi ce li vorrà gentilmente prestare, che serviranno per l’operazione di pulizia. Vi aspettiamo!
